Storia generale, introduzione. Dalla comparsa dell'uomo

Ecco qui riportati i testi del Corso di Storia Generale, indirizzato alle scuole superiori, scritti da Costanzo Rinaudo, Dottore aggregato all'Università di Torino, professore alla scuola di guerra e al Liceo Gioberti.

Pubblicazione: 1899.

Ecco come si percepiva la storia antica a fine '800.

Sommario

Prima apparizione dell'uomo sulla Terra


Ogni popolo ha avuto una sua cosmogonia (generazione del mondo), intesa a spiegare e a determinare le origini universali ed umane; ma la scienza non ha finora potuto accertare, con precisione, quando l'uomo sia apparso la prima volta sulla terra.

Disputano fra loro gli antropologi:
  • se l'uomo sia una forma animale derivata da altre inferiori per trasformazione della specie, oppure tale fin dalla sua apparizione sulla terra; 
  • se gli uomini provengano da un solo stipite, oppure da più stipiti indipendenti
  • se le prime tracce dell'uomo risalgano solo all'epoca geologica, detta quaternaria (epoca in cui la terra avrebbe preso l'assetto attuale), o ad epoca più remota.
Secondo la tradizione contenuta nella Bibbia l'umanità deriva da una sola coppia primitiva (Adamo ed Eva), creata direttamente da Dio, in epoca non bene precisata, variando gli interpreti della Sacra Scrittura tra l'anno 7000 e il 3600 a. C. Non spetta alla storia rispondere a sì gravi quesiti.

L'uomo preistorico, la preistoria


Qualunque sarà il responso della scienza sulle origini umane, oggi è già accertato che trascorse un lunghissimo periodo dalla prima apparizione dell'uomo sulla terra all'ordinamento di società civili, sebbene vi sia discordia sulla determinazione della durata.

Questo periodo vien detto preistorico, perché l'uomo non ci è ancora noto per mezzo della storia, ma per le indagini di altre scienze, come la geologia, la paleontologia e l'antropologia.

Dai numerosi scavi fatti nelle caverne, nei villaggi e nelle torbiere, presso i laghi di regioni diverse, sono stati rinvenuti numerosi scheletri umani con utensili utilizzati per le più svariate necessità della vita.

I Vari periodi della preistoria


Basandosi sulla natura dei materiali, usati dall'uomo primitivo per fabbricare le prime armi e i primi strumenti, la preistoria fu divisa in quattro periodi: paleolitico, neolitico, del bronzo, del ferro.
  • Paleolitico
    Gli uomini, ancora selvaggi, nudi o vestiti di pelli, viventi nelle caverne, in lotta perpetua con gli animali, usarono armi ed utensili di legno indurito, di ossa e di pietre non levigate.
  • Neolitico
    Gli uomini, alquanto progrediti, impararono a levigare e pulire la pietra.
  • Del bronzo
    Nel terzo conobbero ed utilizzarono il bronzo, si costruirono rifugi presso i laghi, ebbero animali domestici.
  • Del ferro
    La scoperta del ferro segna il maggiore progresso dell'uomo primitivo e la formazione delle prime società politiche.
Questi periodi non sono contemporanei a tutti i popoli; Li hanno attraversati in tempi diversi; come d'altra parte, oggi come oggi, si possono trovare ancora popolazioni rimaste nella condizione in cui si trovarono i nostri antenati molti secoli addietro.

Le razze umane e loro caratteri


Le molteplici varietà della specie umana sono state raggruppate in cinque razze: caucasica, mongolica, etiopica, malese, americana.
  • Caratteri della razza caucasica sono:
    capo ovale o tondeggiante, lievi sporgenze delle guance, denti dritti, mento tondo, capelli morbidi dal castano al biondo e al nero, barba folta, color della pelle bianco/rosa o bruno.
  • Sono caratteri della razza mongolica:
    pomi delle guance molto sporgenti, fronte bassa e fuggente, viso schiacciato, taglio dell'occhio stretto ed obliquo, mento quasi privo di barba, capelli lisci e rigidi, color della pelle giallo.
  • I caratteri della razza etiopica sono:
    mascelle molto sporgenti, denti incisivi obliqui, cranio lungo, naso largo e schiacciato, labbra tumide, capelli neri corti e lanosi, color della pelle nero.
  • Quelli di razza malese hanno:
    fronte alta, mascelle sporgenti, barba e capelli folti, morbidi e neri, color della pelle scuro per diverse gradazioni dal giallo al nero.
  • Sono propri della razza americana:
    capelli neri lunghi e rigidi, occhi piccoli, naso curvo e affilato, fronte molto fuggente all'indietro, color della pelle dal rosso-rame al bruno-nerastro.
Per il momento ci occupiamo solo dei popoli della razza caucasica, ai quali si aggiungono alcune tribù mongoliche, per i rapporti frequenti con la gente caucasica, denominate turaniche (Turchi e Mongoli).

La razza caucasica comprende tre grandi gruppi, distinti per la lingua: semiti, camiti e jafetici (o giapetiti); quest'ultima però è oggi più comunemente detta ariana.
  • La stirpe semitica comprende popoli, che vissero nel bacino del Tigri e dell'Eufrate, nella regione tra l'Eufrate e il Mediterraneo, nell'Arabia e in una parte dell'Asia Minore: Assiri, EbreiArabi, e forse i Lidii.
  • La stirpe camitica abbraccia popoli, che in origine si distesero al sud dei Semiti, e poi si sparsero in vari paesi; tali sono i Kusciti sul basso Tigri ed Eufrate, sulle rive del golfo persico e lungo il mare eritreo fino all'India, sul litorale arabico del mar Rosso e in Etiopia, gli Egizi nella valle del Nilo, i Cananei, fra cui celebri i Fenici, migrati dalle rive del golfo persico all'orlo occidentale della regione compresa tra l'Eufrate e il Mediterraneo.
  • La stirpe jafetica o ariana comprende sei grandi famiglie, delle quali due (Indi e Iranici) rimaste nell'Asia, e quattro (Italo-Greci, Celti, Germani e Slavi) migrate nell'Europa.

Successione dei popoli nel primato politico


Tra queste popolazioni caucasiche prevalsero dapprima i Camiti, i Semiti e gli Ariani, stanziati nel nord-est dell'Africa e nell'Asia; poi raggiunsero la supremazia per lungo tempo i Greci; infine gli Italici, e tra essi i Romani, riuscirono a predominare sopra quasi tutti gli altri popoli, attirando nella loro orbita anche i Celti e parte dei Germani e degli Slavi.

Caduto l'Impero Romano in occidente (476 d. C.), l'elemento germanico si sovrappose ai popoli di stirpe latina; nacquero quindi le nazioni moderne dell'Europa occidentale; in oriente la civiltà romana, rappresentata dall'impero bizantino resistette per dieci secoli, finché gli Arabi prima, poi gli Slavi e i Turchi lo sconfissero (1453 d. C.).

Nate le nazionalità, gli Europei mirarono alla formazione di grandi Stati. Nel frattempo vennero fatte molte scoperte geografiche, che portarono alla conquista e alla colonizzazione delle altre parti della terra.

Partizione della storia universale


Seguendo questo criterio, questo movimento progressivo della civiltà umana, la storia universale si  può dividere in tre grandi periodi, che prendono nome di storia antica, storia medioevale e storia moderna.
  • Storia antica
    Comprende le vicende dei popoli camiti, semiti e ariani dell'Asia e dell'Europa sino alla caduta dell'impero romano d'occidente; da una data che non si può bene precisare, fino al 476 d. C.
  • Storia medievale
    Vede la formazione delle nazioni moderne, dopo un processo quasi millenario, e può estendersi dal 476 al 1492, anno della scoperta d'America.
  • Storia moderna
    Tratta le lotte per la costituzione degli Stati civili d'Europa e d'America e l'espansione negli altri territori; si estende dal 1492 ai giorni nostri (ndr: fine '800).
Capitoli
Il viaggio nella storia antica continua.

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