Cenni storici sugli imperi assiro e babilonese

Miti, notizie e leggende secondo Beroso, la Bibbia e i Greci

Scarse, confuse e contraddittorie sono le notizie intorno alle primitive società politiche costituitesi nella regione dell'Eufrate e del Tigri.

Secondo i frammenti di una storia babilonese, scritta da Beroso sacerdote caldeo vissuto nel secolo III a. C., sarebbero trascorsi 432 mila anni dalla distruzione del Caos, operata dal dio Belo, fino al diluvio, da cui fu salvato in un'arca Xisutro; dal diluvio alla caduta dell'impero babilonese per opera di Ciro, re di Persia, avrebbero regnato otto dinastie per 36 mila anni.

Secondo la Bibbia (Genesi, X), Kus, figlio di Cam, e Assur, figlio di Sem, si sarebbero stabiliti nel paese di Sennaar, ossia Babilonia.
Kus generò Nemrod; e il principio del suo regno furono Babilonia, Erc, Accad e Calne.
Assur uscì invece dal Sennaar, ed edificò Ninive, Rehobot, Cala, e Resen.
Gli uomini rimasti nel Sennaar vollero edificare una torre, la cui sommità giungesse sino al cielo; ma il Signore confuse le loro lingue e li disperse sopra la faccia della terra.

Secondo Ctesia, medico greco vissuto alla corte di Persia al principio del secolo IV a. C., regnò dapprima nell'Assiria Nino, figlio del Dio Belo, che fondò un vasto impero dal Mediterraneo all'Indo e la capitale Ninive.
Combattendo nella Battriana conobbe e sposò Semiramide, che gli successe.
Essa continuò le conquiste, guerreggiando anche in Egitto, e tra le altre città fondò Babilonia.
A Semiramide succedette il figlio Ninia, molle e incapace.
A lui tennero dietro trenta re fannulloni; ultimo Sardanapalo, contro cui insorsero i popoli soggetti.
Ucciso il re e distrutta Ninive, cadde l'impero assiro.

Le grandi scoperte del secolo nostro e partizione della storia

Le indicazioni di Beroso sulle origini assiro-babilonesi e sulla durata di quei regni sono evidentemente mitiche, e prive di valore storico.

Più chiare sono quelle della Bibbia e più determinate, ma insufficienti a fornirci informazioni sulle origini e sulla storia di quei popoli.

Il racconto accettato dai Greci è formato da una miscela di miti e leggende con allusioni storiche.

Sopra quei tempi remotissimi proiettarono nuova luce le scoperte del nostro secolo, dovute specialmente agli scavi intrapresi da Emilio Botta e da Enrico Layard sul territorio dell'antica Ninive e di altre città assire, e da Loftus ed Oppert sui ruderi di Babilonia.

Le loro esplorazioni condussero al ritrovamento dell'area delle due grandi città, e all'esumazione di monumenti svariati, specialmente di pareti, mattoni e cilindri di terra cotta, coperti di epigrafi in caratteri cuneiformi (gruppi di segni in forma di cunei).

Altri eruditi, applicandosi all'interpretazione dei testi, riuscirono, soprattutto col sussidio di una lunga epigrafe trilingue (persiano, medo e assiro) scolpita in una roccia presso Behistun, a decifrare i caratteri e la lingua delle iscrizioni cuneiformi.

Col sussidio di tali scoperte si è ricostruita una parte della storia primitiva delle genti, che abitarono la regione dell'Eufrate e del Tigri, e s'è liberato il racconto dei secoli meno oscuri da molte leggende che l'intorbidivano.

Si potrebbe con gli elementi ora posseduti ripartire la vita politica di quei popoli in tre periodi:
  1. Stati antichissimi e dominazioni straniere (... 1270 a. C. ?);
  2. Impero assiro (1270? - 625 a. C.);
  3. impero babilonese (625-538 a. C.).
Prime genti, primi Stati, spostamento di popoli

Popolazioni di stirpe camitica (Kusciti) e semitica si stanziarono dapprima nel bacino inferiore del Tigri e dell'Eufrate. In tempi preistorici furono sopraffatte da popolazioni turaniche, che, invasa la Media e traversati i monti Zagros, penetrarono nell'Elam (Susiana) e nella Caldea.

Col tempo queste varie genti si fusero, con prevalenza turanica sulla sinistra del Tigri (Elam) e kuscito-semitica sulla destra del fiume (Caldea).

Mappa (cartina) Elam e Caldea

Un regno si formò nell'Elam con Susa capitale; numerosi staterelli sorsero nella Caldea, tra i quali precipui (principali, ndr) quelli di Ur, Agané, Bab-Ilu.

Profittando di questo frazionamento e delle lotte conseguenti gli Elamiti invasero la Caldea, e ne ridussero sotto la loro dipendenza i piccoli Stati.

Quest'invasione determinò un gran movimento di popoli:
  • alcune tribù migrarono oltre il Giordano sino al Mediterraneo (Cananei, tra i quali preminenti i Fenici);
  • altre volsero verso l'Egitto (Hyksos)
  • una tribù semita condotta da Tharè lasciò Ur e si recò ad Harran nella Mesopotamia, onde il suo discendente Abramo la condusse nella terra di Canaan (Ebrei)
  • un'altra tribù semita risalì il Tigri fin verso il suo bacino di mezzo e vi costituì il nucleo del popolo assiro.


Mappa (cartina) Mesopotamia e Medio Oriente

Svolgimento parallelo degli Stati assiri e babilonesi

Da questo momento storico le notizie cominciano a divenire più chiare e collegate.

Lasciando da parte i Cananei, gli Hyksos e gli Ebrei, dei quali si è discorso altrove (segui i link segnalati nell'elenco sopra la cartina), si ritiene, che i Semiti trasferitisi nell'Assiria vi edificarono parecchie città, come Elassar, Kalakh, Resen e Ninive, ciascuna delle quali divenne sede di un piccolo Stato.

Dopo varie lotte fra queste città prevalse Elassar, che avrebbe per tal modo costituito il primo regno assiro.

Ma nel secolo XVII (a. C.) gli Egiziani, giunti vittoriosi al medio Eufrate, traversarono la Mesopotamia e assalirono l'Assiria, costringendola a tributo.

Mentre perdurava il predominio egizio nell'Assiria, i popoli della Caldea scuotevano l'oppressione elamitica, e un gran re, di nome Hammurabi (secolo XVI a. C. ?), riuniva tutta le regione in un solo Stato con Babilonia capitale.

Più tardi anche gli Assiri, dopo un lungo periodo di soggezione ai Faraoni d'Egitto, ne scossero il giogo e riacquistarono l'indipendenza. Nel fervore della lotta impediti dalla natura montana del paese di espandersi a nord verso l'Armenia e ad est verso la Media, mirarono ad estendere il loro dominio ad ovest sulla Mesopotamia, e a sud sulla Caldea. Non sono ben note le fasi di questo risveglio ed incremento della potenza assira, ma rilevasi della iscrizioni, che il re Tuklat-Adar I riuscì nel secolo XIII a soggettare la Babilonia, costringendone i principi a pagargli tributo (1270 a. C. ?).

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